Atlante Isontino
di e con Giulia Bean
Domenica 2 luglio – h 17:00 – Parco dell’Isonzo / Ritrovo al Chiosco Pojana
“Atlante Isontino” è una performance site-specific attorno ai ricordi legati al fiume Isonzo.
A partire dal lavoro delle ricercatrici Anna Scaini, Chiara Scaini, Ana Stritih e Constance Brouillet sulla relazione con le persone e il fiume, Giulia Bean ha voluto indagare sul senso di perdita legati al cambiamento climatico e del paesaggio fluviale, dipanando una poetica coreografica sull’abbandono.
Cosa rimane del mio ricordo se il luogo di quel ricordo è mutato? Raccogliendo paesaggi emotivi, la notazione coreografica seguirà un percorso di riconquista del senso di appartenenza, dell’essere assieme e con l’Altro attraverso il movimento e il linguaggio del corpo.
La fruizione della performance site-specific è pensata per diversi tratti di questo particolare fiume con delicati mutamenti in base ai racconti raccolti.
Durante la performance, pensata come una camminata Slow Walk, le due danzatrici accompagneranno il pubblico in una coreografia come un piano sequenza cinematografico; come in una scena di un film, seguiamo il flusso emotivo e dei ricordi attraverso gli intrecci danzati.
Il passo del pubblico, lento e meditativo, è guidato dal movimento e dall’audio in cuffia wireless che accompagnano la visione d’insieme.
“Atlante Isontino” è quindi un luogo della memoria personale e collettiva, in cui possiamo ritrovarci e lasciar sedimentare emozioni passate. È un lavoro che ripercorre una geografia del gesto, che richiama e richiude quei ricordi legati al luogo del fiume Isonzo riabitandoli, con nostalgia, nel linguaggio coreografico.
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