L’intento della proposta didattica è di avvicinare i ragazzi ad alcuni concetti di base della fisica ottica attraverso esperienze pratiche di facile interpretazione.
Il progetto è strutturato in modo da realizzare una continua interazione tra elaborazione delle conoscenze ed attività sperimentali. I ragazzi hanno la possibilità di seguire i percorsi didattici proposti sia come spettatori che come protagonisti, mettendo alla prova le proprie conoscenze e testando le informazioni acquisite nel corso dell’incontro. Al termine del percorso, i partecipanti avranno realizzato dei lavori che potranno portare a casa e che rappresenteranno un ricordo dell’attività svolta.
Durante gli incontri sono presentati oggetti, strumenti e tecniche utilizzati nel passato fino ai giorni nostri per studiare le leggi della natura, che governano il fenomeno della visione, le illusioni ottiche, a cui l’occhio umano è soggetto, e per animare il movimento, ambizione che l’uomo ha sempre nutrito sin dall’antichità e realizzato a partire dal diciannovesimo secolo. L’intento è di suscitare curiosità per la realtà che ci circonda e, attraverso l’esperienza pratica, scoprire le leggi che la governano, stimolando la continua interazione fra elaborazione delle conoscenze e attività pratico-sperimentali.
Il percorso si propone di suscitare l’interesse dei partecipanti, che possono cimentarsi osservando, sperimentando e riproducendo alcune tipologie di fenomeni ottici attraverso piccoli oggetti realizzabili con materiali vari, che permetteranno ai ragazzi di rielaborare in modo personale e fissare nella memoria le informazioni acquisite durante l’incontro.
Il percorso didattico proposto è rivolto a ragazzi della scuola media e delle classi 4 e 5 della scuole elementare. Si suddivide in quattro incontri da due ore l’uno sui seguenti argomenti:
– La luce ed i colori. Dal disco di Newton alla sintesi additiva e sottrattiva dei colori. I visori ottici ed i colori che scompaiono. Utilizzo dei dischi di Maxwell e creazione di trottole colorate.
– Le illusioni ottiche che ingannano l’occhio: quali immagini vede il nostro cervello? Visione ed analisi di alcune tra le più famose illusioni ottiche: figure ambigue, paradossi geometrici, movimento apparente, stereogrammi, oggetti impossibili, caleidocicli e caleidoscopi. Realizzazione di caleidoscopi.
– Immagini in movimento e fenomeno della persistenza visiva. Taumatropio, fenachistoscopio ed altri strumenti scientifici per raccontare 200 anni di ricerca prima dell’invenzione del cinematografo. Realizzazione di alcuni oggetti per l’animazione di immagini semplici.
– La tecnica dello stop motion: dai cartoni animati ai film di Tim Burton. Progettazione di scenografia, personaggi e sceneggiatura per un piccolo cortometraggio in stop motion, mediante l’ausilio della macchina fotografica e di comuni software per la elaborazione dei file multimediali.